Passata la prima settimana già iniziavo ad abituarmi a quella sorta di nuova vita e mi stavo creando una routine. Alla mattina sveglia presto, autobus, lavoro, pomeriggio spiaggia e alla sera fuori.
La convivenza con le mie coinquiline andava sempre meglio e ,nonostante fossimo già amiche, sicuramente quest'esperienza ci ha aiutato a conoscerci ancora meglio e a fortificare il nostro legame. Inoltre, con il passare dei giorni abbiamo iniziato a conoscere anche persone del posto e abbiamo fatto amicizia con alcuni nostri coetanei, con i quali abbiamo iniziato a vederci sempre più spesso. Stare con loro ci piaceva molto, era un'occasione in più per parlare inglese e migliorarci e inoltre confrontarsi con persone di altre nazionalità è sempre bello e apre la mente. Così i giorni passavano molto più in fretta e il tempo purtroppo è volato. Alla fine andarsene è stato davvero difficile, soprattutto lasciare tutti gli amici che ormai ci eravamo fatti lì, anche se con molti ci sentiamo ancora. Indubbiamente questa è stata una delle esperienze più belle della mia vita, grazie alla quale ho imparato molto e sento di essere maturata. La prima volta che sono stata tanto tempo lontano da casa, il che mi ha permesso di diventare più autonoma e di imparare a gestirmi da sola senza chiedere a nessuno. Mi ha insegnato a buttarmi nelle situazioni, a parlare più tranquillamente anche con chi non conosco e ad essere meno timorosa e adesso sento di essere molto più sicura di me stessa. Non posso che essere grata di aver fatto questo erasmus, del quale mi sono rimasti tanti ricordi bellissimi che porterò sempre nel cuore. Sofia Ronca
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Alla partenza non sapevo cosa aspettarmi da questa esperienza date la varie difficolta causate sia dal Covid che quelle personali come la timidezza, la paura di parlare una lingua straniera, la convivenza con altre persone e vivere in un altro Paese, ma la regola in queste situazioni è una: buttarsi e vivere tutto al massimo.
All'inizio non è sicuramente facile ambientarsi e adattarsi a un nuovo stile di vita ma a piccoli passi tutto diventa più facile: passa la paura di sbagliare a parlare la lingua o fare errori sul lavoro, si conoscono nuove usanze e culture ma soprattutto persone di ogni nazione del mondo. Per me l'aspetto fondamentale è stato cercare di trovare un equilibrio, ovvero vivere tutto e lasciarsi andare per sconfiggere le proprie barriere, ma anche essere responsabili sul lavoro e a casa in modo da imparare com'è fatto il mondo al di fuori della mia bolla. Monica Latino Questa esperienza per me è stata la cosa più bella che potesse accadermi.
Devo ammettere che non pensavo che in 3 mesi potessi affezionarmi così tanto alle persone, e ad un luogo. Per me Malta ora è il luogo più bello che abbia mai visitato, rimarrà sempre nel mio cuore. Devo ammettere che inizialmente non è stato facile, avevo paura di non riuscire ad ambientarmi, di non riuscire a farmi capire non essendo molto brava con la lingua, ma alla fine sono riusciva a sconfiggere le mie paure e le mie ansie e ne sono uscita felice come non mai. Non è stato neanche semplice condividere la casa con altre ragazze, ci sono stati diversi litigi, disguidi, ma alla fine siamo riuscite a risolvere anche queste piccole cose, e a legare veramente tantissimo. Penso che il rapporto che ho creato con loro in solo tre mesi non è paragonabile a rapporti che ho creato in 2 anni qui nella mia città. Ci siamo vissute e conosciute a pieno, 24 ore su 24. Kamar Mezi La mia esperienza a Tenerife è stata esaustiva.
Il primo mese è sempre il più bello come il più duro. Un’esperienza simile ti butta all’improvviso nel mondo dell’indipendenza e ti offre innumerevoli occasioni di imparare qualcosa di nuovo. Io personalmente lavoravo in un ostello, di conseguenza avevo a che fare con il pubblico e con la gestione dei clienti e della cassa dell’hotel, mansioni assai utili per una crescita lavorativa. Inoltre grazie a quell’ambiente puoi approfondire a piedi la lingua. Gaia Brambilla Non sapevo cosa aspettarmi dal mio lavoro soprattutto perché, arrivando da un Liceo delle Scienze Umane, non avevo troppa esperienza in alcun settore specifico e l’ambito dell’amministrazione un po’ mi preoccupava.
Dopo la prima giornata di introduzione mi sono stati assegnati i primi compiti: inizialmente ho compilato file Excel con i dati di ex insegnanti presso la scuola di NSTS, poi la mia responsabile mi ha affidato il primo incarico rilevante, ovvero fare un’analisi della concorrenza relativa alle altre agenzie Maltesi che organizzano corsi di inglese e tirocini. Per riuscire a comparare con esattezza i prezzi e la qualità dell’offerta ho anche dovuto fare dei colloqui tramite Skype fingendomi interessata ai loro programmi - una situazione particolare, considerando che dietro al computer le mie colleghe ascoltavano la conversazione nel tentativo di cogliere i punti di forza della concorrenza e migliorare la propria offerta. Nelle settimane seguenti ho svolto delle ricerche per trovare nuove compagnie, soprattutto ONG, con cui iniziare a collaborare per mandare a lavorare i nuovi studenti che sarebbero arrivati. Le numerose mail inviate e le telefonate fatte, anche per contattare le host family in cui vanno a vivere gli studenti, mi hanno sicuramente aiutata nel migliorare la padronanza della lingua, ad essere più sicura di me e meno timida. È stato molto appagante, durante le giornate di accoglienza, portare di persona i nuovi studenti arrivati nelle agenzie che io stessa avevo contattato. Tra i diversi compiti che mi sono stati assegnati durante il periodo di mobilità, quest’ultimo è stato quello che ho preferito perché, nonostante avessi parecchia responsabilità - essendo da sola con studenti spesso anche più grandi di me, mi ha permesso di passare molto tempo in un ambiente internazionale, con la possibilità di confrontarmi con ragazzi provenienti da tutta Europa. Nonostante ciò, anche il lavoro d’ufficio non mi ha mai annoiata in quanto variava sempre: tra analisi della concorrenza (che ho svolto anche per le agenzie del Regno Unito), aggiornamenti di file Excel e preparazione dei documenti degli studenti in arrivo e in partenza, ho anche avuto l’opportunità di essere l’addetta alla reception dell’head office e di imparare a usare il nuovo Software di NSTS. Tutte le mie preoccupazioni pre partenza sono state gradualmente vinte grazie alla disponibilità dei colleghi e alla mia voglia di crescere durante questa esperienza. Luna Rebecchi Ho preso parte al progetto Erasmus + per il periodo di mobilità che andava da Aprile a Luglio 2021 a Puerto de la Cruz, Tenerife.
Questa esperienza mi ha dato la possibilità di conoscere gente nuova e migliorare il mio livello di lingue straniere. Ho lavorato in un museo dove ho svolto differenti mansioni e mi hanno affidato molti compiti; ho appreso molto e mi è stato in segnato il lavoro. Ho avuto molte responsabilità e spesso gestivo interamente il museo. I compiti che mi davano erano diversi: all' inizio accoglievo i visitanti del museo e nelle settimane successive ho gestito la cassa e mi sono occupata di lavori di amministrazione. ll secondo mese ho effettuato la catalogazione delle opere che erano esposte e creato presentazioni per bambini per farli appassionare all'arte. L'ultimo mese ho avuto la possibilità di fare la guida turistica del museo in lingua tra cui spagnolo, francese e inglese. Denise Bianchi L'Erasmus+ non è solo svago e vacanza, bensì anche lavoro.
Durante la mobilità ho lavorato presso il "Documentary festival", cioè un festival che si tiene a Kalamata ogni anno da metà giugno fino a fine luglio. Ogni sera vengono trasmessi 3 documentari con tematiche d'attualità differenti. I primi giorni la mia mansione è stata quella di pubblicizzare in tutta la città il festival in modo che più gente possibile potesse venire a guardare i documentari. Quando a Kalamata è iniziato il festival, il mio lavoro si è concentrato su quello dell'organizzazione dell'evento, come ad esempio mettevamo a posto sedie, tavoli, merchandising ecc..., successivamente accoglievamo tutte le persone distribuendo volantini e vendevamo le magliette, tazze o altri gadgets. Questo lavoro mi ha aiutato molto dal punto di vista comunicativo poiché sono sempre stato a contatto con le persone e ho potuto sfruttare il fatto di migliorare il mio inglese. Marco Montagnana A rendere ancora più emozionante questo mese c'erano senza dubbio i miei compagni. Credo che un viaggio si misuri meglio in amici che in miglia, per questo scegliere le persone giuste con le quali partire è importante. In questo caso, però, non abbiamo scelto noi con chi condividere l'esperienza e questo credo abbia migliorato il percorso. Ci siamo dovuti conoscere e sopportare. Dico tutto ciò perchè a Kalamata ho stretto amicizie molto importanti.
Durante il viaggio ho compiuto 18 anni e anche se ci conoscevamo da 10 giorni, tutti i ragazzi hanno contribuito a rendere speciale quella giornata. Mi hanno fatto due feste a sorpresa, una in spiaggia a mezzanotte e una la sera. Come ho detto, anche se non ci conoscevamo, sono riusciti ad organizzare due serate stupende! Sara Demola Era tutto molto entusiasmante e nuovo e non vedevo l'ora di iniziare questa bellissima esperienza. Non avevo aspettative perché avevo deciso di godermi a pieno tutto e di cogliere al volo ogni occasione e ad oggi sono molto contenta di averlo fatto. Grazie al posto in cui sono stata assegnata ho imparato tantissime cose, le quali mi serviranno sicuramente in futuro lavorativo e ho avuto la fortuna di avere dei colleghi fantastici e ciò ha arricchito il tutto ancora di più. Ho imparato tantissime parole, modi di dire locali, ho conosciuto tante persone che in questi tre mesi mi hanno fatto sentire come se fossi a casa.
Noi ragazzi del gruppo ci siamo trovati bene fin da subito e con il tempo abbiamo legato tanto. Non è sempre facile convivere con altre persone, per lo più se sconosciuti, infatti questa esperienza ti dà l'occasione di imparare a crescere da molti punti di vista e questo è uno dei tanti. Il mio bagaglio personale si è arricchito tantissimo e consiglio a chiunque di buttarsi e di non farsi ingannare dalla paura, è un'esperienza che non tutti hanno l'opportunità di vivere e se la si ha, bisogna sfruttarla al massimo. Alessia Bellavita Con grande malinconia, sono giunto al termine della mia esperienza Erasmus del progetto VETONP a Saragozza e posso dire che è stata altamente interessante e con una buona valenza formativa.
A livello personale ho acquisito una notevole competenza con la lingua spagnola, nonostante i tempi brevi del progetto, Mundus si è posta sempre in maniera proattiva nei miei confronti superando tutti gli eventuali gap linguistici. Ho avuto modo di lavorare in un ambiente giovane, moderno e di stampo internazionale, dove mi sono dovuto confrontare con diverse culture; di approfondire la mia conoscenza in project management sia nei progetti Erasmus più semplici, ma anche aiutando a scriverne altri decisamente più complessi ed interessanti; inoltre ho avuto modo di conoscere anche le attività su cui quotidianamente Mundus lavora. L’associazione Mundus si è posta nei miei confronti in maniera decisamente positiva: massima trasparenza e disponibilità, ottima integrazione, buon tutoring. Mi hanno sempre coinvolto nelle attività di lavoro e spesso con occupazioni valide. Nei tre mesi di lavoro abbiamo costruito un rapporto di fiducia valido, che ha portato il mio tutor Beatrice Bellet a scrivermi una lettera di referenza. Personalmente posso dire di essermi trovato davvero bene con tutto lo staff con cui ho lavorato, sia colleghi che superiori. Per concludere a livello generale l’esperienza è stata ottima, interessante, formativa e perché no, anche divertente! Consiglierei nuovamente Mundus e tutto il suo staff per futuri progetti simili, avendo molta esperienza ed expertise in mobilità internazionale. Inutile aggiungere che anche Younet ha prestato la massima affidabilità e professionalità in tutta la durata dell’esperienza. Francesco Lupino |
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